Borghi e Paesini vicino a Firenze da visitare

Qual è il vero fascino della Toscana se non quello di girare per dei piccoli borghi sparsi nella campagna che ci trasportano direttamente in un’altra dimensione: i ritmi lenti, i paesaggi mozzafiato, un bicchiere di vino sorseggiato tra i vicoli stretti e le case in pietra. Durante la vostra visita a Firenze vale sicuramente la pena sfuggire alla folla e visitare i borghi più belli. Dove andare? Quali borghi vicino a Firenze scegliere? Ecco a voi una guida ai paesini pieni di fascino intorno a Firenze!

I 4 borghi medievali più belli vicino Firenze

Montefioralle

Montefioralle è un antico borgo sviluppatosi già nell’XI secolo intorno ad un castello. Il Castello di Montefioralle era sede di una corte con una certa rilevanza nella zona. Appartenuto inizialmente ad una famiglia di stirpe longobarda cambiò proprietà diverse volte passando da dei Ricasoli a dei Benci e dei Gherardini.

La fortuna di Montefioralle dipendeva nel medioevo dalla sua posizione strategica, al centro del contado fiorentino tra la Val d’Elsa, Val di Pesa, Val di Greve e il Valdarno. Oggi il borgo mantiene ancora la sua antica forma. Circondato dalle possenti mura, tagliato da stretti vicoli che si dirigono verso la torre dell’antico castello. Al centro del borgo sorge l’antica pieve di Santo Stefano, fortemente rimaneggiata in età barocca.

Oggi Montefioralle incanta con la sua atmosfera di un’altra epoca. Vale la pena visitare il borgo durante il vostro tour di Firenze e dintorni nel Chianti fiorentino, passando anche dalla vicina Badia a Passignano e dirigendosi verso una delle eccellenti cantine della zona.

Radda in Chianti

Radda in Chianti è uno dei borghi al centro del territorio vinicolo del Chianti Classico che oggi include i comuni di Castellina, Gaiole, Greve e Radda. Come Montefioralle, anche Radda nasce intorno ad un castello medievale. Un diploma imperiale del 1002 conferma la donazione del castello di Radda alla Badia Fiorentina.

Situata al confine tra lo stato fiorentino e quello senese, Radda fu spesso teatro di scontri, saccheggi e intrusioni da parte dei senesi, esercito. Proprio per questo motivo nel corso del Trecento venne creata la Lega del Chianti, con il capoluogo a Radda, suddivisa in Terziere di Radda, Terziere di Gaiole e Terziere di Castellina. La Lega aveva come scopo la difesa e l’amministrazione del territorio del Chianti per conto della Repubblica Fiorentina.

L’importanza strategica di Radda venne confermata dalla costruzione nel corso del Quattrocento delle possenti mura difensive intorno al castello. Dalla fine del XIII secolo Radda fu anche sede di un podestà nominato dai fiorentini. Oggi visitando la cittadina facilmente noterete le tracce di questo passato lontano. Il borgo è circondato dalle sue mura protette dalle torri. Al centro del borgo sorge il Palazzo del Podestà la cui facciata è decorata dagli stemmi dei podestà che si sono avvicendati nel corso dei secoli.

Una passeggiata intorno al borgo vi offre la possibilità di apprezzare dei paesaggi sul circostante territorio del Chianti e una sosta in una delle enoteche locali vi permetterà di apprezzare il sapore di uno dei migliori vini d’Italia, il Chianti Classico.   

Artimino

In cima al colle Montalbano, a ovest di Firenze, si trova l’antico borgo di Artimino. Questo antichissimo insediamento affonda le sue radici nell’età etrusca. Infatti, già al VII secolo avanti Cristo ad Artimino iniziò a svilupparsi un insediamento urbano che con il tempo divenne una fiorente città di oltre 3000 abitanti.

L’età romana portò alla decadenza di Artimino e bisognerà aspettare fino al XII secolo per vedere lo sviluppo del castello di Artimino come un importante centro nell’età medievale.

Le tracce del passato etrusco vengono narrate al Museo Archeologico “Francesco Nicosia”, che fa parte del Parco Archeologico di Carmignano, dove è possibile scoprire la civiltà degli etruschi: in un percorso tra ritrovamenti, tombe con preziosi corredi funebri, manufatti artistici e resti archeologici provenienti dagli scavi della zona. Vale la pena di scoprire questo museo per conoscere l’affascinante storia degli Etruschi.

Uscendo dal museo vi consiglio di fare una passeggiata nel caratteristico borgo di Artimino e fare una brevissima passeggiata fino  alla Villa Medicea la Ferdinanda, progettata da Bernardo Buontalenti nel 1609, che si trova poco lontano. Questa villa fa parte del complesso delle ville costruite dai Medici ed è l’ultimo progetto del famoso architetto mediceo Buontalenti. I Medici fecero costruire la villa all’interno di una vasta area boschiva, di proprietà della famiglia, per dedicarsi alla caccia. Ancora oggi nella zona restano alcune tracce dell’antico muro, chiamato Barco reale, che i Medici fecero costruire per delimitare l’area della riserva di caccia a uso esclusivo della famiglia.

Passeggiando ad Artimino, vi renderete subito conto che questo luogo è incantevole per lo splendido panorama che offre sulle colline toscane, in cui lo sguardo si perde tra gli uliveti e i boschi all’orizzonte. Vi consiglio di godervi anche un pranzo al ristorante della Villa, dove potrete anche assaggiare il vino e l’olio prodotti qui.

San Donato in Poggio

San Donato in Poggio si trova circa a metà strada tra Firenze e Siena, immersa tra le colline del Chianti. E’ un borgo medievale risalente al XII sec. e il suo caratteristico aspetto medievale, caratterizzato anche dalle mura, testimonia la sua storia di cittadina al confine tra le due principali città toscane.

Siena e Firenze, infatti, per tutto il Medioevo, e anche oltre, erano in competizione tra loro per il predominio sul territorio. San Donato in Poggio si trova in una posizione strategica, cioè sulla via di comunicazione principale tra le due città. In più, era l’ultimo paese rilevante del territorio controllato da Firenze e qui, sul confine tra i due Stati, si cambiava la valuta.

A San Donato in Poggio vennero anche firmati vari accordi di pace tra le due città; qui vennero organizzate anche varie battaglie tra i due schieramenti.

Nel borgo  potete vedere ancora la porta Fiorentina, ossia la porta della città verso nord, una delle torri di avvistamento delle mura duecentesche (il Torrino), il Palazzo Pretorio e di fronte la Chiesa della Madonna della Neve, costruita a partire dal ‘300.

Una passeggiata in questo borgo, tra le sue stradine strette, ci permette di immergerci nel Medioevo!

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Villa medicea di Petraia

A nord di Firenze, sulle pendici del Monte Morello, sorge la famosa Villa medicea di Petraia, che fa parte del complesso delle Ville Medicee.

A primo impatto ciò che colpisce è il grande parco che circonda la villa, costruito nel ‘500 per volere di Ferdinando I de’ Medici. Il giardino è disegnato secondo uno schema geometrico che sfrutta il pendio del colle, e strutturato in tre terrazze degradanti. Abbiamo una testimonianza dell’aspetto originario del giardino grazie al dipinto di Giusto Utens oggi conservato nella villa.

Nel XIX secolo i Lorena aggiunsero al progetto un giardino romantico, oggi non accessibile.

La villa organizzata dai Medici aveva la funzione di una villa di campagna, per lo svago fuori dalla città. Al centro del complesso troviamo un cortile, e questo è il fulcro della villa e l’ambiente più interessante. Il cortile, infatti, è interamente affrescato: possiamo ammirare da un lato gli affreschi cinquecenteschi di Cosimo Daddi con le scene delle imprese di Goffredo da Buglione, e dall’altro i Fasti Medicei realizzati nel ‘600 dal Volterrano.

Questo ambiente venne trasformato dai Savoia nell’800, quando i re d’Italia lo convertirono in salone da ballo coprendo con vetrate e ferro l’apertura. Il re Vittorio Emanuele II aveva molto a cuore la villa la Petraia, tanto che qui risiedeva la sua amante e poi moglie Rosa Vercellana. A quest’epoca risale la trasformazione degli ambienti interni della villa, che oggi ospitano anche importanti opere artistiche, come le statue di Venere Fiorenza di Giambologna e di Ercole e Anteo di Ammannati, le lunette di Giusto Utens che raffigurano le Ville Medicee.

Vinci

Vinci è una cittadina medievale che è indissolubilmente legata alla figura di Leonardo da Vinci, qui nato nel 1452.

In realtà tutti i borghi della zona rientrano nell’area di controllo dei Conti Guidi, che avevano come residenza un castello a Vinci.

Per la sua posizione il territorio di Vinci venne conteso tra Firenze e altri Stati o città nemici.

Da visitare nel centro del paese c’è la Chiesa di Santa Croce, dove il fonte battesimale reca una targa che ricorda il battesimo di Leonardo. Nel castello dei Conti Guidi venne realizzato poi il Museo Leonardiano, dove sono esposti alcuni studi anatomici, i modelli di alcune delle macchine e invenzioni di Leonardo, come le macchine da guerra, le macchine per il volo e la navigazione.

Durante il percorso non perdetevi la salita sulla terrazza da cui potete ammirare un meraviglioso panorama sul territorio, chiamato Montalbano, e il Valdarno.

Villa Medicea di Cerreto Guidi

Vicino a Vinci sorge il paese di Cerreto Guidi, dove, oltre alle mura medievali, c’era il castello medievale della famiglia Guidi, distrutto nei secoli.

Cosimo I individuò questa zona come luogo ideale per la caccia e le attività all’aperto. Così il duca volle realizzare una villa per la caccia, che per la sua funzione venne progettata come edificio semplice, dotato di stanze per accogliere gli ospiti, senza decorazioni e particolari arredi.

La villa venne costruita dai due architetti granducali, Davide Fortini e Alfonso Parigi il Vecchio, durante gli anni ’70 del Cinquecento. La villa divenne teatro di un brutale femminicidio avvenuto all’interno della famiglia Medici. E’ proprio nelle stanze di questa austera dimora che Paolo Orsini strangolò sua moglie Isabella de’ Medici, come punizione per la sua condotta, non in linea con l’ottica della società maschilista dell’epoca. Isabella diventò così la seconda vittima della famiglia, visto che la sua morte avvenne pochi giorni dopo l’uccisione della cognata Leonora da parte del marito, Piero de’ Medici, fratello di Isabella.

La visita alla villa vi porta al centro degli intrighi della corte e vi permette di scoprire le storie di violenza subita dalle donne della casata medicea. 

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Barga

Barga è uno splendido borgo della Garfagnana, la zona appenninica che si trova a nord-ovest della Toscana, sul confine con l’Emilia e la Liguria. Questa collocazione sul confine ha fatto sì che nella storia questo territorio abbia subito varie influenze, dominazioni da nord e da sud, che hanno reso quest’area disseminata di castelli, ricca di tradizioni diverse, scambi e contaminazioni, come testimoniato dalle specialità culinarie tipiche della montagna, come i necci, delle frittelle a base di farina di castagne.

Il centro di Barga è tipicamente medievale, caratterizzato da strette stradine e vicoli. Si può entrare nel borgo da Porta Reale. Oltre al Duomo, in stile romanico e rimaneggiato più volte, che domina l’alto del paese ed è circondato da un prato. Inoltre, vi consiglio di visitare anche il Museo Civico di Palazzo Pretorio e il monastero delle Clarisse, risalente al XV secolo.

Vi consiglio di visitare Barga anche come occasione per scoprire la regione della Garfagnana, anche a tavola. Provate, oltre ai necci, il piatto tipico del paese, la minestra di farro.

Suvereto

Al sud della Toscana, nella provincia di Livorno, nella zona vicina al mare e chiamata Val di Cornia, sorge l’incantevole borgo di Suvereto, che prende il suo nome dal sughero, un albero tipico di quest’area.

Anche Suvereto presenta una struttura medievale e una storia legata alle contese tra Firenze e Pisa, che si respira esplorando il suo centro fatto di vicoli e case tipiche in sassi rossi e grigi e altri materiali poveri. Vi consiglio di visitare il Palazzo Comunale, con la torre dell’orologio e la loggia dei giudici sopra l’ingresso alla città. Non perdetevi il convento di San Francesco di cui si può visitare il chiostro, la pieve di san Giusto,  la Chiesa della Madonna di sopra la Porta e la Rocca Aldobrandesca.

Oltre a poter fare passeggiate nella natura nei dintorni, anche all’interno del Parco interprovinciale di Montioni, potete assaggiare i prodotti tipici del territorio, come l’olio e il vino. Nel borgo, soprattutto d’estate, si organizzano molte feste medievali.

Il Palio di Suvereto, per esempio, è una gara in cui degli ‘spingitori’ fanno rotolare sulle vie del borgo delle botti vuote di vino. Il Palio delle Botti si svolge due volte l’anno, nei primi di maggio, intorno alla festa dell’Esaltazione della Croce, e il 13 agosto. Inoltre, Suvereto ospita anche tante sagre, come quella del cinghiale.

Pitigliano

Nel sud della Toscana, nella zona al confine con l’Umbria e il Lazio, chiamata Maremma, ci sono tantissimi borghi da poter visitare.

Vi consiglio la particolare città di Pitigliano, interamente scavata in una montagna nel tufo e sopranominata anche la “piccola Gerusalemme”. In questa zona, un insediamento esisteva già nell’ XI secolo a. C., ma erano gli Etruschi a dominare questa zona e a costruire le mura della cittadina. Pitigliano fu dominata dalle famiglie nobili Aldobrandeschi prima e Orsini dopo. Solo tardi, nel 1604, venne conquistata da Firenze. Pitigliano divenne anche un importante centro per la comunità ebraica d’Europa che fuggiva dall’espulsione dalla Spagna e dalle persecuzioni. Oggi è anche possibile visitare il quartiere ebraico in parte scavato nel tufo di Pitigliano dagli ebrei che qui cercavano rifugio, la Sinagoga e il Museo Ebraico.

Vi consiglio anche di scoprire il Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca per conoscere la storia degli Etruschi in questa zona.

Non potete perdere l’assaggio del vino locale, il Bianco di Pitigliano. Pensate che gli ambienti scavati nel tufo sono un luogo ideale per la conservazione del vino a temperatura costante. La tradizione del vino qui dura da sempre!

Pienza

Pienza si trova nel cuore della Val d’Orcia, una delle zone della Toscana più suggestive e famose. La Val d’Orcia è conosciuta per la sua campagna composta di colline dolci e pittoresche, stradine a curve che si inerpicano tra colli, borghi e i cipressi.

Se visitate la Val d’Orcia vi consiglio di perdervi nella campagna e visitare i tanti borghi, godervi i panorami unici al mondo, assaggiare i prodotti tipici della zona, come il Pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino, i salumi di Cinta senese.

Pienza, situata nel cuore della valle, viene considerata giustamente “la città ideale”. E’ una vera e propria perla dell’arte rinascimentale. Questo paese un tempo si chiamava Corsignano ed era un borgo fortificato. Qui, nel 1405, nacque Enea Silvio Piccolomini, un nobile senese che divenne un intellettuale e colto umanista e face una folgorante carriera ecclesiastica, tanto che nel 1458 divenne papa con il nome di Pio II. Una volta papa, egli volle ricostruire la sua città natale secondo un progetto artistico molto ambizioso. Chiamato il famoso architetto Bernardo Rossellino, Pio II fece costruire al centro del borgo una piazza cittadina progettata secondo le forme dell’architettura rinascimentale basata sul principio di equilibrio, armonia, simmetria e razionalità.

Se arrivate nella piazza del paese vi troverete di fronte a uno spazio progettato in questo senso: dominato dal Duomo, su cui ci si affaccia anche il Palazzo Piccolomini, costruito da Pio II per la sua famiglia. Vi consiglio di visitarlo per scoprire la storia del papa Pio II, della sua famiglia, e poter godere dalla terrazza panoramica di una meravigliosa vista sulla campagna che circonda Pienza.

A Pienza vale anche la pena visitare il Museo Diocesano dove è esposto il meraviglioso piviale trecentesco, ricamato in Inghilterra con le storie dei santi, donato dal papa Pio II al tesoro della Cattedrale.

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