Curiosità da vedere a Firenze: ecco un itinerario unico alla scoperta di 5 cose insolite da vedere a Firenze

Vuoi trascorrere quattro giorni a Firenze ma ti spaventa la folla?

Vuoi visitare la città scoprendo luoghi insoliti a Firenze?

Ho una buona notizia per te: è possibile visitare Firenze senza doversi scontrare con migliaia e migliaia di altri visitatori, e senza dover fare lunghe code per entrare nei musei. A Firenze, le cose insolite da vedere sono tantissime. Ci sono molti luoghi insoliti, poco conosciuti ma pieni di fascino, che raccontano delle storie affascinanti.

Ecco a voi la guida per una visita della città alla scoperta di 5 curiosità da vedere a Firenze.

5 cose particolari da vedere a Firenze

A Firenze, cosa vedere di insolito e rimanere sorpresi?

Quali sono gli angoli nascosti che un turista medio non conosce nemmeno?

Ecco a voi 5 posti insoliti a Firenze per una visita lontano dalle folle.

1. Chiostro dello Scalzo

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A pochi passi dalla Piazza San Marco si trova un piccolo oratorio dell’antica Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista, detta dello Scalzo. Nei primi anni del Cinquecento la compagnia diede inizio ai lavori per creare uno spazio per le proprie riunioni e preghiere. Il piccolo edificio venne progettato da Giuliano da Sangallo, mentre le pareti del chiostro della nuova sede della confraternita vennero decorate da uno dei confratelli, il pittore Andrea d’Agnolo chiamato del Sarto. Del Sarto ci lavorò per tanti anni, tra il 1506 e il 1526, dedicandosi al progetto gratuitamente nei ritagli di tempo tra un incarico e altro. Tra il 1518 e il 1519, quando del Sarto si trovava in Francia al servizio del re Francesco I, i lavori nella sede dello Scalzo vennero portati avanti dal collaboratore di del Sarto, Franciabigio.

I due pittori decorarono il chiostro con le storie della vita del santo patrono della compagnia, San Giovanni Battista. Per sottolineare l’idea della umiltà dei membri della confraternita, gli affreschi vennero dipinti a monocromo, cioè con l’uso delle sfumature in un solo colore, in questo caso l’ocra.

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Il ciclo racconta la vita del santo attraverso una sequenza di eventi codificata nella tradizione narrativa. Infatti, a Firenze la vita di San Giovanni venne raccontata anche nella prima porta di bronzo al Battistero, realizzata da Andrea Pisano negli anni 30 del Trecento. La stessa storia appare anche nei mosaici che ricoprono la cupola del Battistero. Del Sarto trasse l’ispirazione principalmente dagli affreschi di Domenico Ghirlandaio dipinti nella Cappella Tornabuoni.

Sulle pareti del chiostro troverete dunque le scene come:

  • L’Annuncio a Zaccaria
  • La Visitazione
  • Imposizione del nome del Battista
  • San Giovannino che parte per il deserto (dipinto da Franciabigio)
  • Incontro tra San Giovanni e Gesù
  • Battesimo di Cristo
  • Predica del Battista
  • Battesimo delle genti
  • Cattura del Battista
  • La danza di Salomè
  • Decollazione del Battista
  • Banchetto di Erode

L’ingresso al Chiostro dello Scalzo è gratuito!  Non perdetevi questa piccola perla nascosta nel pieno centro di Firenze.

Chiostro dello Scalzo
Via Camillo Cavour, 69
Orari: da martedì a sabato, dalle 8:15 alle 14:00, la seconda e la quarta domenica del mese, il primo e il terzo lunedì di ogni mese, dalle 8:15 alle 14:00.

2. Il Cenacolo di Sant’Apollonia

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A pochi passi dal Chiostro dello Scalzo si trova un altro capolavoro della pittura fiorentina, il cenacolo di Sant’Apollonia. Il museo, con l’accesso in via Ventisette Aprile 1, preserva il bellissimo refettorio dell’antico convento femminile di Sant’Apollonia. Negli anni 1445-1450 il pittore fiorentino Andrea del Castagno decorò il refettorio delle monache con la scena dell’Ultima Cena. Al di sopra dell’affresco principale raffigurò i tre eventi che seguirono alla cena di Pesah: la Crocefissione, la Deposizione e la Resurrezione.

Questo affresco è una delle tante raffigurazioni dell’Ultima Cena che si trovano nei vari conventi fiorentini. Nella sua visione della scena Andrea del Castagno si concentrò sull’effetto dell’illusione ottica della profondità, ottenuta grazie all’uso della prospettiva. Un’altra particolarità del dipinto sono i marmi colorati che decorano la parete del cenacolo, che raffigurano in maniera simbolica la presenza di Dio.

Questo piccolo gioiello è visitabile gratuitamente, dunque non perdetevelo!

Il Cenacolo di Sant’Apollonia
Via 27 Aprile, 1
Orari: da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 13:50, secondo e quarto weekend i ogni mese dalle 8:00 alle 13:50.

3. La Cappella Rucellai

Lo sapevi che a Firenze si trova una copia della tomba di Gesù?

Sto parlando della tomba di Giovanni Rucellai, progettata nel 1467 da Leon Battista Alberti per la Cappella Rucellai nella Chiesa di San Pancrazio. Oggi, per visitare la cappella dovete recarvi al Museo Marino Marini che si trova nella ex-chiesa. Sicuramente ne vale la pena, perché la curiosa tomba del Rucellai è uno dei monumenti più interessanti, e al contempo meno noti, del rinascimento fiorentino.

Giovanni Rucellai era un ricco mercante fiorentino. Trovatosi orfano del padre dovette combattere per riaffermare la sua posizione all’interno della famiglia. Iniziò ad investire nelle importanti commissioni artistiche per dimostrare a tutti la sua ricchezza e per manifestare il suo interesse verso la nuova arte. Rucellai diventò uno dei primi committenti che promossero lo stile rinascimentale permettendo ad Alberti di sperimentare nuove soluzioni e idee. Alberti progettò per Rucellai la bellissima facciata della Basilica di Santa Maria Novella, il Palazzo Rucellai con la loggia, che potete ammirare in via della Vigna Nuova. Infine, si cimentò con l’insolito progetto della tomba.

Il monumento funebre di Rucellai è un unicum. Seguendo la volontà del committente, Alberti progettò un tempietto da collocarsi al centro della Cappella Rucellai. Questa insolita struttura imita nella forma l’edicola del sepolcro di Cristo che si trova a Gerusalemme, all’interno della Basilica del Santo Sepolcro.

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Intorno al coronamento dell’edicola corre l’iscrizione in latino “Yhesum queritis nazarenum crucifixum surrexit non est hic. Ecce locus ubi posuerunt eum“. Il testo riprende un verso del vangelo di San Matteo “Cercate Gesù Nazareno crocifisso. E’ risorto, non è qui. Ecco il luogo dove lo hanno posto”.

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Questo insolito monumento dimostra il carattere multiforme della cultura fiorentina del Quattrocento. Da una parte siamo di fronte ad un monumento fortemente legato alla tradizione medievale dei pellegrinaggi in Terra Santa e al culto della Passione di Cristo. Dall’altro lato è uno dei più interessanti progetti rinascimentali, strutturati in base a precise simmetrie e proporzioni geometriche.

Se siete a Firenze per un weekend, non perdetevi questa piccola chicca!

La Cappella Rucellai/Museo di Marino Marini
Piazza San Pancrazio
Orari: dal 13 settembre 2024, in occasione della mostra “Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini. La bellezza del sacro: l’Altare dei medici e i doni dei Re”.
Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica: 10:00-19:00 (ultimo ingresso alle 18:00).
Biglietto (in occasione della mostra):

intero: 15€,
ridotto: 12€,
giovani (da 6 a 18 anni): 8€,
bambini sotto i 6 anni: gratis.

4. Il Crocefisso di Michelangelo nella Basilica di Santo Spirito

Firenze ci ha abituati troppo bene… Infatti, chi conosce la città sa bene che per vedere dei capolavori di Michelangelo non bisogna fare le file chilometriche o visitare i musei più affollati. Uno dei tesori, creato dal giovanissimo artista, è custodito all’interno della Basilica di Santo Spirito in Oltrarno.

Santo Spirito è un convento agostiniano, un centro religioso e culturale che ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo della cultura dell’umanesimo e del Rinascimento. Nella biblioteca del convento, Francesco Petrarca scoprì i testi di Sant’Agostino e ispirato da queste letture compose il suo Secretum. Anche per Michelangelo Santo Spirito fu un luogo importante. I frati, infatti, resero possibili le lezioni di anatomia dell’artista, dandogli accesso ai corpi dei poveri, deceduti nell’ospedale gestito dalla comunità agostiniana. Forse per ringraziare i frati per queste concessioni, intorno al 1493, all’età di 18 anni, Michelangelo scolpì per la Basilica una croce in legno. Nei secoli si perse traccia di quest’opera giovanile del maestro, fino agli anni ’60, quando il crocefisso venne riconosciuto dalla storica dell’arte Margrit Lisner.  

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Oggi il crocefisso è esposto nella sagrestia della Basilica. In questa opera Michelangelo espresse le idee dell’arte rinascimentale. Infatti, Cristo crocefisso è nudo e il suo corpo si iscrive in un quadrato. La nudità divina è un concetto ispirato alla cultura classica, così come il rigore geometrico e la ricerca delle proporzioni perfette.

Sicuramente vale la pena scoprire questa opera poco nota durante la vostra visita in città.

Basilica di Santo Spirito
Piazza Santo Spirito

Orari: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì e Sabato: 10:00-13:00, 15:00-18:00.
Biglietto per vedere il crocefisso: 2 euro.

5. Museo Galileo

Se pensate che nei musei fiorentini siano custoditi solo dipinti e sculture, vi sbagliate!

Firenze ha delle ricchissime collezioni legate alla storia della scienza. Se siete interessati alla matematica, fisica, astronomia e cartografia, dovete assolutamente visitare il Museo Galileo.

Questa ricchissima collezione ha le sue origini nel collezionismo della famiglia dei Medici. I Granduchi della Toscana, infatti, raccoglievano non solo le sculture antiche e i dipinti dei migliori pittori di ogni epoca, ma anche svariati strumenti scientifici. Queste collezioni simbolicamente si riferivano al potere dei Medici sul mondo e al loro controllo sul territorio e sulla natura.

Al museo potete ammirare la strabiliante sfera armillare costruita nel 1593 per Ferdinando de’ Medici da Antonio Santucci per la Sala della Cosmografia della Galleria degli Uffizi. Vi stupiranno le rappresentazioni delle costellazioni dipinte sui seicenteschi globi celesti. Infine, nella collezione troverete alcuni oggetti legati a Galileo. A parte la “reliquia” del suo dito, il museo conserva anche il compasso geometrico e militare dello scienziato, una sua calamita armata, due cannocchiali e la lente obiettiva del cannocchiale con cui Galileo scoprì i satelliti di Giove.

cose insolite da vedere a firenze

Il Museo Galileo è una meta obbligatoria per tutti gli amanti delle scienze!

Museo Galileo
Piazza dei Giudici, 1
Orari: tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:00 (la biglietteria chiude alle 17:30).
Biglietti:

  • intero € 13.00,
  • ridotto 6-18 anni € 7.00,
  • ragazzi minori di 6 anni: gratuito.

Cose insolite da vedere a Firenze: consigli e itinerario (+mappa)

Per visitare questi 5 luoghi insoliti a Firenze non dovete prenotare i biglietti, però prima di partire controllate qui gli orari di apertura dei siti.

Purtroppo i musei “minori” possono subire delle riduzioni di orario in base alla disponibilità del personale.

Seguendo questo itinerario scoprirete una Firenze insolita da vedere. Visiterete i musei senza la folla, senza le code, ammirando alcuni dei maggiori capolavori del Rinascimento.

Ecco a voi la MAPPA:

Cercate una guida turistica a Firenze? Contattateci! Saremo felici di organizzare la vostra visita!