Se vieni a Firenze, sentirai sicuramente moltissime volte il nome della famiglia Medici. La famiglia Medici fu senza dubbio la più importante tra le famiglie fiorentine, poiché riuscì a prendere il controllo del governo locale già negli anni Trenta del Quattrocento.
Col passare del tempo, divennero Duchi di Firenze e di Toscana, governando fino al XVIII secolo, quando la loro dinastia si estinse.
Ma come avvenne tutto questo?
Da dove trae origine il potere della famiglia Medici?
Scopriamo la storia della famiglia Medici passeggiando per le strade di Firenze.
Chi erano i Medici?
Nel corso del XIV secolo, la famiglia Medici era solo una delle tante famiglie patrizie di Firenze. La loro ascesa al potere ebbe inizio nel 1378, quando Giovanni di Bicci de’ Medici fondò la banca di famiglia.
Nel giro di pochi decenni, i Medici riuscirono a instaurare legami particolarmente importanti con il papato, diventando i banchieri dei papi. Questo permise loro di espandere non solo il proprio potere economico, ma anche quello politico.
Nel 1434, Cosimo il Vecchio, figlio di Giovanni di Bicci, riuscì a imporre il proprio controllo sul governo repubblicano della città. La famiglia mantenne quel potere fino al 1494, quando venne esiliata da Firenze. Nel corso del Quattrocento, i Medici governarono per quasi quattro generazioni: Cosimo il Vecchio, suo figlio Piero, suo nipote Lorenzo il Magnifico, e infine il figlio di quest’ultimo, Piero, che fu colui che subì l’esilio.
Durante l’esilio, la famiglia non abbandonò mai le proprie ambizioni di diventare i sovrani ufficiali di Firenze. Questo fu possibile grazie al fatto che due membri della famiglia salirono al soglio pontificio. Nel 1513, Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, divenne papa con il nome di Leone X. Un anno dopo la sua morte, il cugino Giulio de’ Medici fu eletto papa con il nome di Clemente VII.
I pontificati dei due papi Medici rafforzarono la posizione internazionale della dinastia e resero possibile il ritorno definitivo della famiglia a Firenze. Negli anni Trenta del Cinquecento, i Medici attaccarono la città e la repubblica fiorentina cadde definitivamente sotto il loro controllo. Nel 1532, papa Clemente VII conferì ad Alessandro de’ Medici il titolo di Duca di Firenze.
I Medici governarono come Duchi di Firenze e successivamente come Granduchi di Toscana fino alla morte dell’ultimo membro maschile della famiglia, Gian Gastone de’ Medici, avvenuta nel 1737. La storia della famiglia si concluse con la morte della sorella di Gian Gastone, Anna Maria Luisa de’ Medici, avvenuta nel 1743. Fu lei a lasciare alla città il vastissimo patrimonio della dinastia agli Asburgo-Lorena, che presero il controllo del Granducato di Toscana. Anna Maria Luisa fu l’ultima esponente della famiglia Medici.
La storia della dinastia dei Medici visitando Firenze
Puoi scoprire la storia della famiglia Medici a Firenze semplicemente passeggiando per le vie della città. Per farlo, segui questo itinerario!
La dinastia dei Medici e Palazzo Medici Riccardi
A pochi passi dal Duomo di Firenze si trova il magnifico Palazzo Medici, oggi conosciuto come Palazzo Medici Riccardi. Fu la prima residenza urbana costruita tra il 1444 e il 1460 per Cosimo il Vecchio de’ Medici e la sua famiglia.
L’ideatore di questo palazzo rinascimentale fu Michelozzo, stretto collaboratore di Cosimo. Palazzo Medici segnò una grande rivoluzione nell’architettura fiorentina, essendo la prima residenza rinascimentale con un cortile interno e stanze disposte simmetricamente intorno ad esso. Il piano nobile, al primo piano, ospitava le stanze più belle, dove venivano esposte collezioni d’arte per impressionare gli ospiti illustri in visita al palazzo.
Una visita a Palazzo Medici ti permetterà di conoscere meglio le prime fasi della storia della famiglia. Al primo piano si può ammirare la magnifica Cappella dei Magi, decorata negli anni Cinquanta del Quattrocento da Benozzo Gozzoli con scene della Processione dei Magi in cammino per adorare Gesù Bambino. La decorazione della Cappella dei Magi è un vero e proprio manifesto politico di Cosimo il Vecchio. Dietro il più giovane dei Magi, che simboleggia il futuro della penisola italiana, cammina tutta la fazione medicea: membri della famiglia e alleati politici, come i signori di Rimini e Milano, che sostenevano il potere dei Medici in città.
Tra i volti rappresentati negli affreschi si possono riconoscere i ritratti di numerosi membri della famiglia e di altre importanti personalità dell’Italia del XV secolo.
I Medici di Firenze e San Lorenzo
Per rafforzare la sua posizione dominante in città, Cosimo il Vecchio sponsorizzò la ricostruzione e il restauro dell’antica Basilica di San Lorenzo, la chiesa parrocchiale dei Medici, situata proprio dietro il loro palazzo. Qui collaborò con Filippo Brunelleschi, il geniale architetto che aveva appena progettato la rivoluzionaria cupola del Duomo di Firenze.
La basilica era un luogo simbolicamente molto importante per Firenze, in quanto è una delle chiese cristiane più antiche della città. Funzionò infatti come prima cattedrale di Firenze tra il IV e il V secolo. Brunelleschi progettò la nuova chiesa seguendo i principi dell’architettura rinascimentale: simmetria, proporzione e perfezione geometrica dei volumi.
La storia dei Medici a Firenze e le Cappelle Medicee
Col tempo, la famiglia Medici trasformò San Lorenzo nel suo tempio funerario con le numerose cappelle funerarie costruite come parte del complesso.
Il primo luogo di sepoltura progettato per i Medici all’interno di San Lorenzo fu la cosiddetta Sagrestia Vecchia, un capolavoro dell’architettura del primo Rinascimento, creato da Filippo Brunelleschi e decorato da Donatello. La Sagrestia Vecchia ospita le tombe di Giovanni di Bicci de’ Medici, di sua moglie Piccarda Bueri e di Piero de’ Medici, padre di Lorenzo il Magnifico.
Cosimo il Vecchio fu sepolto nella cripta sottostante la chiesa, in una tomba dal forte valore simbolico, coperta da un enorme pilastro che sorregge l’intera basilica. Ancora oggi, Cosimo è il vero e proprio “mattone” che sorregge l’intera chiesa.
Durante il pontificato dei due papi Medici, Leone X e Clemente VII, Michelangelo Buonarroti lavorò a San Lorenzo progettando un altro spazio funerario per la famiglia: la cosiddetta Sagrestia Nuova, che oggi fa parte del complesso delle Cappelle Medicee.
Questo spazio unico ospita le tombe dei primi due duchi della famiglia Medici, Giuliano de’ Medici, Duca di Nemours e Lorenzo de’ Medici, Duca di Urbino.
Michelangelo arrangiò lo spazio ispirandosi alla Sagrestia Vecchia del Brunelleschi. Le tombe dei duchi esprimono idee neoplatoniche, rappresentando i caratteri dei due uomini attraverso le allegorie dei diversi momenti della giornata.
Sul sarcofago di Lorenzo si trovano l’Aurora e il Crepuscolo, mentre Giuliano è circondato dal Giorno e dalla Notte. L’ultima cappella funeraria costruita per la famiglia Medici a San Lorenzo è la splendida Cappella dei Principi, progettata da Matteo Nigetti nel 1589. Il committente di questo immenso e imponente spazio fu Ferdinando I de’ Medici, che volle con esso celebrare il prestigio, la ricchezza e l’importanza della dinastia.
Per trasmettere l’idea dell’eternità della fama medicea, volle che questo spazio fosse decorato con pietre. Fu in questo periodo che venne fondato l’Opificio delle Pietre Dure, laboratorio fiorentino di intarsi in pietra dura, e che venne messa a punto la tecnica decorativa unica del commesso fiorentino.
La Cappella dei Principi, oggi accessibile come parte del Museo delle Cappelle Medicee, è il più imponente e ricco tra i monumenti funerari medicei.
Signoria dei Medici e Palazzo Vecchio
Il regno di Cosimo I de’ Medici fu sicuramente il più significativo per la storia della famiglia. Cosimo, divenuto Duca di Firenze nel 1537, riuscì ad accrescere l’importanza della dinastia e ad ampliare i territori sotto il suo dominio. Per segnare simbolicamente la fine dello stato repubblicano indipendente, Cosimo si trasferì con la famiglia nell’antico palazzo comunale, l’odierno Palazzo Vecchio.
Il Palazzo fu trasformato da quello che era il cuore della Repubblica Fiorentina e sede del governo locale indipendente nel primo palazzo ducale della dinastia medicea. La visita a Palazzo Vecchio permette di approfondire la conoscenza di Cosimo I e di sua moglie Eleonora di Toledo, attraverso la visita dei loro appartamenti privati e il magnifico Salone dei Cinquecento che celebra la figura del Duca.
Palazzo Pitti: l’ultima residenza della famiglia Medici
Non soddisfatta dell’appartamento privato di Palazzo Vecchio, la Duchessa di Firenze, Eleonora di Toledo, promosse l’idea di acquistare un palazzo e dei terreni sull’altra sponda dell’Arno, già di proprietà della famiglia Pitti. Voleva creare una magnifica residenza privata per i Medici, con i giardini di rappresentanza retrostanti.
Nacque così il complesso di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli.
Con il tempo, Palazzo Pitti divenne la splendida residenza dei Medici e fu in seguito utilizzato dalla dinastia degli Asburgo-Lorena, che successe ai Medici sul trono del Ducato di Toscana. Dopo l’Unità d’Italia nel 1861, quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia nel 1865, Palazzo Pitti divenne la residenza reale di Re Vittorio Emanuele II.
Se ti stai chiedendo cosa vedere a Palazzo Pitti, sappi che oggi è un vasto polo museale che ospita la splendida Galleria Palatina, gli Appartamenti Reali, la Galleria d’Arte Moderna, il Tesoro dei Granduchi, il Museo della Moda e del Costume e il suggestivo Giardino di Boboli.
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