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Una vista all’area archeologica di Fiesole
La città di Firenze si sviluppò da una colonia romana fondata probabilmente attorno al 59 a. C. come un centro per i veterani romani. Tuttavia, l’area circostante era popolata da secoli prima, non dai Romani ma dagli Etruschi, una popolazione che si stanziò nel centro Italia dal X secolo a. C. fino a quando i Romani non la conquistarono nel I secolo a.C. Nel corso dei vari secoli gli Etruschi svilupparono una cultura ben definita, con una loro lingua, religione, commerci e arti. Dal V secolo a. C. il centro più importante nell’area circostante la valle dell’Arno era un insediamento etrusco ben protetto: la città di Fiesole, sorta sulla cima di un colle. Visitando l’area archeologica di Fiesole potete scoprire visitando l’area archeologica di Fiesole.
Oggi Fiesole rappresenta un posto perfetto dove poter fare una gita di mezza giornata fuori da Firenze alla scoperta della storia degli Etruschi, dei Romani, delle loro civiltà, culture, religioni, della vita quotidiana delle persone che vivevano qui nei secoli passati.
Come arrivare a Fiesole?
Fiesole si trova in una collina sopra Firenze ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. L’autobus 7 che parte da Piazza San Marco (la fermata è in via Giorgio la Pira) impiega 15-20 minuti per arrivare a Fiesole, nella centrale Piazza Mino da Fiesole, da dove si può iniziare il tour della città.
Cosa visitare a Fiesole?
Le attrazioni principali di Fiesole sono l’area archeologica e il Museo archeologico, la cattedrale, la chiesa di San Domenico, il monastero di San Francesco, le mura etrusche e la Necropoli etrusca in via del Bargellino.
L’area archeologica di Fiesole
L’area archeologica di Fiesole conserva i resti dei periodi delle dominazioni etrusca, romana e longobarda sulla città, databili dal IV secolo a. C. fino al VII secolo d. C.
L’edificio più antico dell’area è il tempio. Nel IV secolo a. C., utilizzando le rovine di un santuario arcaico, gli Etruschi costruirono qui il loro sito sacro. La pianta del tempio segue una tipica forma ad alae, con una grande sala centrale e due spazi più piccoli ai lati. Di fronte c’erano un colonnato e una scalinata monumentale.
Del tempio è rimasto poco materiale decorativo, ma sappiamo che il basamento era decorato con la figura di un guerriero, ora esposta al museo. Tuttavia nelle vicinanze del tempio gli archeologi hanno trovato molte piccole figure votive, molte a forma di civetta, l’animale-simbolo di Minerva, che suggerisce che il tempio etrusco era dedicato a una divinità legata alla salute, forse Minerva stessa.
Quando Fiesole fu conquistata dai Romani nel 90 a. C., il tempio venne distrutto in un incendio e da allora la popolazione etrusca della città subì un pesante controllo e una forte influenza dei Romani, della loro cultura, religione e stile di vita. Dopo la conquista, i Romani ricostruirono e allargarono il tempio aggiungendo, nel lato sud, una spazio rettangolare, una sorta di portico per i pellegrini che visitavano il santuario.
Il teatro romano a Fiesole
Allo stesso tempo, non lontano dal tempio, i Romani costruirono un teatro usando l’andamento naturale del terreno. Infatti, la cavea, la parte che accoglieva il pubblico, venne scolpita direttamente nella roccia della collina.
C’erano quattro passaggi, chiamati vomitoria, che permettevano di entrare in una galleria coperta chiamata crypta. Per facilitare lo scorrimento del flusso delle persone, la cavea venne divisa in quattro zone da stretti gradini che permettevano al pubblico di raggiungere i loro posti.
Il palco era diviso in un’orchestra semicircolare e in un proscenium rettangolare, dove si tenevano le rappresentazioni, ed era chiuso da un’alta scena architettonica chiamata scanae frons. Il teatro venne utilizzato fino al III secolo d. C. e venne scavato completamente solo nel 1900. Oggi, durante l’estate, il teatro ospita il festival “Estate fiesolana” con vari concerti e spettacoli, e questo luogo, così pieno di storia, riprende vita.
Le terme romane nell’area archeologica di Fiesole
In contemporanea alla costruzione del teatro i Romani iniziarono a costruire anche il complesso termale nella parte ovest nel nuovo centro urbano. Le terme erano un elemento fondamentale della vita sociale dei Romani: qui gli uomini discutevano di affari, alleanze e politica.
L’area termale era accessibile a tutti, ma c’erano regole rigide sull’accesso di uomini e donne. Se in una città c’era solo un complesso termale, come nel caso di Fiesole, le donne potevano entrare nei bagno solo di mattina, lasciando le ore pomeridiane, considerate più salutari, agli uomini. Nelle città più grandi possiamo trovare molti edifici termali, alcuni dei quali riservati solo alle donne, che potevano sfruttarli anche di pomeriggio.
Dopo essere entrati nelle terme di Fiesole, ci si trovava in un grande spazio con varie piscine. C’era anche un cryptoporticus usato come palestra. Gli esercizi che qui gli uomini facevano erano piuttosto leggeri e servivano solo a riscaldare il corpo prima di immergersi nell’acqua. Dopo questo riscaldamento si passava nella parte coperta dell’edificio dove erano collocati il frigidarium, il calidarium e il tepidarium.
Il percorso classico delle terme iniziava nel tepidarium, una sala riscaldata solo da un forno. Poi si passava nella sala più calda – il calidarium – riscaldato da due forni. L’aria calda prodotta dai forni circolava sotto il pavimento e lungo le pareti della sala grazie a pietre speciali, vuote al loro intorno, che, unite tra loro, formavano una sorta di tubo. Infatti, in latino queste pietre erano chiamate tubuli. Dopo qualche momento nel calidarium, si ritornava nel tepidarium e poi nel frigidarium, la sala più fredda delle tre, con una piscina circolare per il bagno.
I Longobardi a Fiesole
Durante il IV e V secolo d. C. la Toscana subì varie “invasioni barbariche” e i barbari venuti dal nord distrussero anche Fiesole, il tempio, il teatro e le terme. Tuttavia, questa città sul colle fu una forte e sicura fortezza, ancora circondata dalle massicce mura etrusche. Poi, grazie a questa particolare collocazione, Fiesole divenne un importante punto per i Longobardi, che durante il VI secolo conquistarono una vasta area della penisola.
La fortezza di Fiesole fu di grande importanza in quanto permise ai Longobardi di controllare il traffico di persone e prodotti dal nord verso sud. I Longobardi contribuirono alla distruzione degli edifici romani e trasformarono completamente quest’area. Nella zona del tempio, nello spazio dedicato ai pellegrini, organizzarono un cimitero: proprio qui gli archeologi hanno ritrovato, nelle tombe, molti oggetti preziosi, come vetri, coltelli, spade e gioielli, che oggi sono esposti nel museo.
La visita al Museo archeologico completa la visita all’area archeologica di Fiesole, dal momento che l’esposizione, quindi, mette in mostra gli oggetti ritrovati nell’area del teatro, del tempio, delle terme e in altre zone della città. Una parte del museo è dedicata anche ai Longobardi e alle loro tombe scavate otto il tempio e in piazza Garibaldi.
Dopo il tour archeologico, potete salire sulla cima del colle e raggiungere la chiesa di San Francesco, dalla quale potete ammirare una splendida vista di Firenze e della valle. Potete anche visitare la cattedrale di Fiesole e tornare a Firenze con l’autobus 7.
Prima di partire, controllate il sito http://www.museidifiesole.it dove potete trovare tutte le informazioni pratiche, i prezzi e gli orari di apertura.
Buona visita!
State pianificando una visita a Firenze oppure una vacanza in Toscana? Contattatemi! Sarò felice di organizzare i vostri tour guidati e le viste museali!