Simboli di Firenze: scopri il significato, l’origine e la storia delle icone della città

Mi chiamo Agata Chrzanowska, sono storica dell’arte, insegnante di storia dell’arte e guida. Non vedo l’ora di farti ascoltare la voce di Firenze: una delle città più belle d’Italia

Agata Chrzanowska | storica dell'arte e guida turistica

Simboli di Firenze

Di cosa ti parlo

Passeggiando per il centro medievale di Firenze, è impossibile non notare la presenza di numerosi simboli scolpiti o dipinti sui palazzi di Firenze, chiese e monumenti fiorentini. Stemmi, scudi e animali popolano la città. Non si tratta dei semplici elementi decorativi. Queste immagini rappresentano i simboli di Firenze, vere e proprie chiavi di lettura della sua storia, della sua identità e del suo spirito civico.

Ma cosa significano questi simboli di Firenze? Scopriamo insieme la loro origine, il loro significato e le storie affascinanti che custodiscono.

Qual è il simbolo della città di Firenze?

Tra i simboli di Firenze più riconoscibili spicca il giglio rosso su sfondo bianco, noto anche come “giglio fiorentino”. 

simboli di firenze

Questo emblema è presente in numerosi stemmi, bandiere e decorazioni della città, e rappresenta da secoli l’identità storica e culturale di Firenze. Curiosamente, non si tratta in realtà di un giglio, ma di un’iris – un fiore che cresce spontaneamente nelle colline toscane e che un tempo fioriva in abbondanza nei dintorni della città. 

L’errore di identificazione risale al Medioevo, ma è rimasto radicato nella tradizione. L’iris, con la sua eleganza e semplicità, è diventato così il fiore simbolo di Firenze, evocando bellezza, purezza e un legame profondo con il territorio.

Perché il giglio è il simbolo di Firenze?

Non esiste una risposta certa, ma una delle teorie più accreditate collega questo simbolo alle origini romane della città. Firenze, fondata nel 59 a.C. con il nome di Florentia, avrebbe preso il nome dalla dea Flora, divinità romana della primavera e dei fiori. La città fu fondata proprio nel periodo delle feste in suo onore, tra il 28 aprile e il 3 maggio.

L’iris cresceva in abbondanza nella valle dell’Arno in primavera, ed era quindi un fiore familiare e rappresentativo del territorio.

Giglio simbolo di Firenze: cultura e tradizione

Nel tempo, il simbolo ha subito variazioni. 

Sotto il dominio dei ghibellini, lo stemma di Firenze mostrava un giglio bianco su sfondo rosso. Ma nel 1251, con l’ascesa dei guelfi, i colori vennero invertiti per segnare il cambiamento politico: giglio rosso su sfondo bianco, la versione che conosciamo ancora oggi.

Questo cambiamento introdusse un curioso paradosso: in natura non esistono iris rossi. Per questo, nel XX secolo, l’Associazione Iris di Firenze istituì un concorso annuale per ottenere una vera varietà di iris rossa. Finora, sono stati ottenuti esemplari in tonalità dell’arancione, porpora e rosso scuro, ma non un autentico iris rosso.

Il Giglio di Firenze per Dante Alighieri

Anche Dante, forse il fiorentino più famoso di tutti i tempi, parla di questo simbolo e di questo curioso cambiamento dei colori dello stemma cittadino. Infatti nel canto 16 del Paradiso Cacciaguida, l’antenato di Dante, disse: 

“Con queste genti, e con altre con esse,

vid’io Fiorenza in sì fatto riposo,

che non avea cagione onde piangesse:

con queste genti vid’io glorioso

e giusto il popol suo, tanto che ‘l giglio

non era ad asta mai posto a ritroso,

né per division fatto vermiglio”.

Cacciaguida afferma di aver conosciuto una Firenze pacifica, tanto che non ha mai visto la città vinta in guerra (il giglio non fu mai trascinato con l’asta rovesciata, in segno di sconfitta). A quei tempi il giglio non era ancora diventato rosso a causa delle lotte interne. Il tema del conflitto all’interno della società fiorentina ritorna nella Commedia, perché le divisioni e lotte tra le diverse fazioni furono alla base dell’esilio di Dante nel 1302. 

Nelle terzine del Paradiso Dante ricordò il cambio dei colori del giglio, riaffermando la sua critica della situazione politica della sua città natale.

Dove è possibile individuare il simbolo del giglio durante un tour di Firenze?

Sicuramente il giglio di Firenze è l’immagine che troverete ovunque in giro per Firenze, spesso sfruttato per scopi commerciali. Lo trovate su magliette, tazze, portachiavi, borse, cappellini, magliette, insegne di ristoranti, ma anche bandiere e vetrine di negozi. 

Il giglio storico, dipinto come simbolo della comunità cittadina, si trova soprattutto in tre edifici principali per la vita pubblica della Firenze medievale. 

Sulla facciata di Palazzo Vecchio trovate il giglio subito sotto il ballatoio del palazzo, accostato ad altri stemmi. 

Il giglio decora anche il Campanile di Giotto, un edificio che rappresenta l’orgoglio e il potere di Firenze. Il campanile venne progettato dal famoso pittore Giotto che diresse il cantiere del Duomo a partire dal 1334. Giotto morì nel 1337 e la costruzione del campanile venne conclusa da Francesco Talenti.

Il giglio di Firenze fa parte della decorazione scultorea del monumento ed è accostato al ciclo delle allegorie delle professioni realizzato da Andrea Pisano, scolpite tra gli anni ‘30 e gli anni ‘40 del Trecento.

I simboli di Firenze

Ogni simbolo di Firenze racconta qualcosa dell’identità fiorentina, delle sue origini e del suo orgoglio civico. Vediamo ora i principali simboli di Firenze e il loro significato.

Il leone fiorentino Marzocco: simbolo di Firenze di forza e fierezza

Tra i simboli di Firenze più potenti c’è anche il leone, noto come Marzocco. Nella simbologia medievale, il leone rappresentava protezione, potere e coraggio — qualità che i fiorentini hanno sempre attribuito a sé stessi.

Fino alla fine del XVIII secolo, Firenze ospitava leoni veri, tenuti in gabbia nei pressi di Via dei Leoni, dietro il Palazzo dei Priori. Ogni anno si svolgeva una “caccia simbolica” in Piazza della Signoria, dove animali come cervi e conigli venivano posti insieme ai leoni, affamati. Questa pratica simboleggiava la forza di Firenze nel dominare i nemici.

La tradizione proseguì fino al 1777, e la nascita di ogni nuovo leone era un evento celebrato in città.

Il Marzocco di Donatello

L’opera d’arte più celebre che raffigura il leone fiorentino è il Marzocco scolpito da Donatello tra il 1419 e il 1420. Il leone poggia la zampa su uno scudo con il giglio di Firenze, a rappresentare l’unione tra forza e identità cittadina. Donatello raffigurò l’anatomia dell’animale con precisione e dettaglio, probabilmente dopo aver studiato gli animali veri tenuti nelle gabbie dietro il Palazzo dei Priori. 

Simboli di Firenze

Oggi in Piazza della Signoria, dove la scultura venne esposta nel Quattrocento, è collocata la copia dell’opera. L’originale è conservato al Museo del Bargello, assieme al David di Donatello e quello di Verrocchio, altri importanti simboli civici. 

La Croce del Popolo: simbolo di libertà

Un altro dei simboli di Firenze più importanti è la Croce del Popolo, una croce rossa su sfondo bianco. Questa immagine simboleggiava la partecipazione civica del popolo fiorentino nel governo della Repubblica. Questa immagine esprimeva il desiderio dei fiorentini di tutelarsi contro il potere aristocratico.

Simboli di Firenze

Originariamente fu adottato dal Capitano del Popolo, poi dal Gonfaloniere di Giustizia, figura incaricata di garantire l’equilibrio democratico della città.

L’aquila dell’Arte dei Mercanti Calimala

Simboli di Firenze

Nel Medioevo, le potenti corporazioni fiorentine, che governavano la città  avevano ciascuna il proprio simbolo. Tra queste, l’Arte di Calimala, la più ricca e influente, che radunava i mercanti fiorentini, si raffigurava nell’immagine di un’aquila che trasporta balle di lana

La Calimala finanziava diverse istituzioni religiose e supportava numerosi progetti artistici. Per questo motivo, potete trovare l’immagine dell’aquila sia sul Battistero che sulla Chiesa di San Miniato al Monte che godevano del patronato dei mercanti. 

Questa immagine decora anche il tabernacolo con la statua di San Giovanni Battista, il patrono della Calimala, inserito sulla facciata di Orsanmichele. La presenza dello stemma dell’Arte ci ricorda ancora un volta del ricco committente dell’opera.

L’agnello dell’Arte della Lana

La seconda delle più potenti corporazioni fiorentine era l’Arte della Lana. Il loro simbolo raffigura un agnello con uno stendardo.

Simboli di Firenze

L’Arte della Lana era il più importante co-finanziatore della costruzione della nuova cattedrale dedicato a Santa Maria del Fiore. Per questo motivo il simbolo dei produttori della lana ricorre più volte sulle facciate del Duomo di Firenze

Girando per la città lo ritroverete più volte. Decora anche l’antica sede della corporazione, localizzata dietro alla chiesa di Orsanmichele, che oggi ospita la Società Dantesca. Si trova anche sull’edificio accanto alla famosa Fontana del Porcellino, sede della Borsa delle Merci.

Simboli di Firenze: dove ammirarli?

Se sei a Firenze e vuoi osservare da vicino questi simboli, ecco alcuni luoghi dove trovarli:

  • Campanile di Giotto
  • Battistero di San Giovanni
  • Palazzo Vecchio

In particolare, sotto la gronda di Palazzo Vecchio, si possono notare numerosi stemmi dipinti durante i restauri ottocenteschi, fedeli alla tradizione araldica medievale.

Firenze: simboli artistici, religiosi, urbani, letterari e della tradizione

Firenze è una città profondamente simbolica, in cui arte, religione, vita civile e tradizione si intrecciano in un linguaggio visivo e culturale unico.

  • Tra i simboli urbani più importanti spicca il Giglio di Firenze.
  • Tra i simboli artistici spiccano il David di Michelangelo, emblema della libertà e dell’ingegno umano, e le figure mitologiche del Rinascimento come Venere e Bacco, spesso presenti nelle opere e nell’artigianato locale.
  • I simboli religiosi sono dominati dal Duomo di Santa Maria del Fiore, con la cupola del Brunelleschi, vero cuore spirituale della città, affiancato dalla Basilica di Santa Croce, luogo della memoria dei grandi fiorentini.
  • Sul piano letterario, Firenze è indissolubilmente legata a Dante Alighieri, padre della lingua italiana e simbolo della tradizione letteraria fiorentina.
  • Tra i simboli della tradizione rientrano il Fiorino d’oro, testimonianza della potenza economica medievale, e lo stemma dei Medici, che rappresenta il potere della famiglia che ha governato la città.

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Ogni simbolo di Firenze racconta una storia di orgoglio, identità, tradizione e lotta. Se desideri esplorare questi emblemi in profondità, accompagnato da chi conosce i segreti della città, prenota una visita guidata personalizzata.

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