Oblong Firenze

Una nuova galleria d’arte contemporanea sbarca a Firenze

All’inizio di ottobre il già ricco panorama culturale fiorentino si è ulteriormente ampliato grazie all’inaugurazione di una nuova galleria d’arte contemporanea. Firenze è diventata la sede della Galleria Oblong, già presente da tempo a Forte dei Marmi e Dubai. 

Una galleria diversa dalle altre, aperta alla città e al pubblico, e che attraverso mostre temporanee vuole farci scoprire nuovi artisti e movimenti.

Oblog Firenze, Antonio Signorini Attraverso
La Galleria Oblong Firenze ha aperto la sua sede in Piazza del Carmine in occasione della mostra di Antonio Signorini “Attraverso”.

Per conoscere meglio questo nuovo luogo di arte, ho parlato con la direttrice della galleria, Ilaria Magni.

Agata: Buongiorno, Ilaria! Grazie per aver accettato questa breve intervista che ci permettera di conoscere meglio la Oblong Firenze. Ti posso chiedere come nasce questa nuova Galleria?

Ilaria Magni: La galleria nasce dall’idea di tre imprenditori fiorentini: Patrizio e Claudio Lari, titolari della Badari Lighting, azienda storica fiorentina, e Jacopo Ciglia, titolare della fonderia d’arte Ciglia&Carrai. I tre imprenditori hanno avuto la possibilità di stabilire un accordo con la galleria Oblong Contemporary Art Gallery di Forte dei  Marmi e Dubai (co-fondata da Paola Marucci), che ha prestato la propria immagine fatta di esperienza, professionalità e solidità.  Successivamente sono stata incaricata direttrice, e lavoro insieme alla mia collega Margherita Banchi, che cura e coordina i rapporti della galleria con l’esterno. Questa è Oblong Firenze.

La Galleria Oblog Firenze.
La Galleria Oblong Firenze.

La sede si trova in uno spazio molto particolare: in una chiesa sconsacrata con una storia assai stratificata. Per tanto tempo questo luogo ha ospitato varie attività commerciali, che hanno lasciato i loro segni nella struttura, preservando un aspetto neogotico, con interessanti inserimenti di elementi di design anni ’90, come il particolare soppalco in acciaio realizzato dall’architetto Italo Rota: questa struttura ha un impatto molto forte, è un’opera d’arte in sè che caratterizza in maniera importante l’interno della galleria.

Agata: Quando avete iniziato la vostra attività a Firenze?

Ilaria Magni: La Galleria Oblong Firenze è stata inaugurata due mesi fa, ad ottobre 2022, con la mostra di Antonio Signorini, la quale si rifà ai bronzi  monumentali dell’artista installati contestualmente in Piazza del Carmine e in Piazza San Firenze, grazie a Oblong Contemporary Art Gallery ed al Comune di Firenze.

Ilaria Magni, curatrice della Galleria Oblong
La diretrice di Oblong Firenze Ilaria Magni.

Agata: Puoi raccontarci due parole su questo artista?

Ilaria Magni: Antonio Signorini è uno scultore cosmopolita il cui percorso è molto legato a Firenze: infatti si è formato nelle botteghe della città. Successivamente la sua attività si è ampliata ad un contesto internazionale, tra Milano, nel mondo del design, Londra e Dubai. Queste esperienze gli hanno permesso di orientarsi verso la monumentalità e per gli spazi ampi. Visto che nella sua ricerca artistica ha sempre dato peso alla storia e alla propria identità fiorentina e toscana, è un particolare motivo di orgoglio questa mostra di bronzi monumentali, nata grazie alla Galleria Oblong di Forte dei Marmi, in accordo con il Comune di Firenze, dove cavalli volanti, guerrieri e danzatrici quasi volteggiano nelle piazze della città. Contestualmente noi qui nella nostra sede fiorentina abbiamo aperto un’esposizione delle sue opere.

Antonio Signorini, Guardiano dell'Accoglienza.
Antonio Signorini, Guardiano dell’Accoglienza, bronzo, 2022.

La mostra ha avuto un notevole riscontro da parte del pubblico. Anche gli abitanti del quartiere continuano a visitarla incuriositi ed affascinati. Ovviamente la nostra attività si rivolge anche anche al mondo dei collezionisti, sia italiani che stranieri.





Antonio Signorini, Oiram, bronzo, 2022.

Agata:  Qual è la vostra visione della Galleria?

Ilaria Magni: Questo spazio per lungo tempo è stato negato ai fiorentini. Qui hanno avuto sede varie attività commerciali, tra cui ristoranti e locali serali, come quello del fashion designer Cavalli. Tutto ciò ha reso complessa la fruizione di questi ambienti da parte del pubblico. Questo spazio poi è stato per tanto tempo chiuso, perciò rimasto quasi dimenticato, pur essendo in origine importante all’ interno del quartiere d’Oltrarno, in quanto era in uso ai frati, come luogo religioso attinente alla Cappella di Santa Agnese, addossato alla chiesa di Santa Maria del Carmine, in prossimità della Cappella Brancacci, dove ancora oggi possiamo ammirarei Masaccio, Masolino e Filippino Lippi. In più, l’Oltrarno è storicamente la zona degli artigiani e degli artisti fiorentini. Nel nostro piccolo, con questa apertura vorremmo favorire il riappropriarsi da parte dei fiorentini di questo angolo della città. La galleria è aperta a tutti, vuole avere un carattere inclusivo nei confronti del pubblico. Abbiamo in programma di organizzare anche eventi culturali,  in modo da scrollarsi di dosso il carattere talvolta respingente che una galleria d’arte contemporanea può avere.

Agata: Dopo la mostra di Signorini pensate di organizzare altre esposizioni temporanee?

Ilaria Magni: Sì, certo! A breve presenteremo delle opere di Mario Arlati, un artista storico informale che lavora con il gesto e con il colore (gli artisti di Oblong sono tutti affermati). Tuttavia intendiamo dare spazio anche ad altri artisti emergenti, in modo da creare una nostra linea fiorentina. È stimolante poter fare ricerca di giovani talenti (nel mio caso in particolare in quanto io sono prima di tutto un critico d’arte ed una curatrice).

Igor Mitorai, Sonno tatuato sdraiato
Igor Mitorai, Sonno tatuato sdraiato, 2002.

Agata: Vuoi presentarci alcuni degli artisti presenti nella Galleria?

Ilaria Magni: È un piacere lavorare con Antonio Signorini. Il suo modo di fare scultura è uno dei uno dei più misurati che abbia mai incontrato. Il suo lavoro è in un certo senso commovente. Un artista trasversale nel tempo e nello spazio: suggestionato da istanze del mondo antico, al contempo tende al futuro. Dalla classicità, al mondo etrusco, all’arte orientale fino al futurismo, riesce ad unire le culture con profondo rispetto ed umanità. Grazie a questa sua caratteristica emoziona il pubblico. 

Gustavo Vélez, Ritmica VIII, marmo, 2022.

Un altro artista di cui mi preme parlare è Gustavo Vélez. Incantevole la pulizia delle linee nelle sue opere, come  il movimento e la trasparenza. La materia scultorea può far pensare a qualcosa di pesante e statico. In parte è così, ma Vélez riesce a infondere la trasparenza, la brilantezza e una luminosità cangiante al marmo. Trovo interessante questo contrasto tra pesantezza e leggerezza dell’opera. Vélez è un artista nato nel 1975 e già nel pieno della carriera. È colombiano ed ha lo studio a Pietrasanta, una zona d’elezione per la scultura in Italia, e lui  ha dunque questo doppio legame, la Colombia e Pietrasanta, che gli dà una marcia in più.

Stefano Bombardieri, Omaggio a Colbert
Stefano Bombardieri, Omaggio a Colbert, bronzo, 2022.

Nella Galleria Oblong Firenze potete ammirare anche le opere dello scultore polacco Igor Mitoraj oppure le poetiche sculture di Stefano Bombardieri. Questa nuova apertura è una boccata d’aria fresca in una città sempre troppo concentrata sul suo patrimonio storico e poco aperta verso l’arte contemporanea. La Oblong è un ennesima prova della vitale importanza del dialogo che si può aprire tra la storia e il presente, tra l’antico e il contemporaneo.

Mi auguro di poter visitare alla Oblong tante mostre interessanti per conoscere artisti nuovi, per emozionarmi e incuriosirmi. Sicuramente rimarrete aggiornati sugli eventi organizzati dalla Galleria!

Vuoi visitare Oltrarno e la Galleria Oblong Firenze con me? Contattami! Sarò felice di organizzare le tue visite guidate a Firenze!